Fondo perduto del 40% per realizzare

Impianti Fotovoltaici

La transizione energetica è una priorità per il futuro dell’Italia, e grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si aprono nuove opportunità per cittadini, imprese ed enti locali che vogliono investire nell’energia rinnovabile.

Una delle misure più importanti previste dal PNRR è il contributo a fondo perduto del 40% per l’installazione di impianti fotovoltaici. Inizialmente questo incentivo era destinato esclusivamente ai comuni con meno di 5.000 abitanti, ma una recente decisione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha esteso il contributo anche ai comuni fino a 30.000 abitanti .

L’annuncio ufficiale è stato fatto dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin , in occasione della fiera Key Energy di Rimini , uno degli eventi di riferimento per il settore delle energie rinnovabili. Durante il suo intervento, il Ministro ha sottolineato la volontà del governo di accelerare la transizione energetica, rendendo l’energia solare più accessibile a un numero sempre maggiore di comunità locali. Questa misura mira a potenziare l’autonomia energetica dei territori , promuovendo la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e incentivando l’autoconsumo collettivo.

Si tratta di un’occasione unica per molte realtà locali che vogliono ridurre i costi dell’energia, migliorare la propria indipendenza energetica e contribuire alla decarbonizzazione del Paese.

Chi può accedere al contributo?

L’incentivo è rivolto a diverse categorie di beneficiari, tra cui:
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) , formate da cittadini, imprese ed enti pubblici che si uniscono per produrre, condividere e consumare energia rinnovabile localmente.
Gruppi di autoconsumatori , ovvero aggregazioni di soggetti che condividono l’energia prodotta dai loro impianti.
Enti locali, consorzi ed enti di bonifica , che vogliono investire nel fotovoltaico per abbattere i costi dell’energia nelle proprie strutture e servizi.

L’adesione a una CER o la creazione di un gruppo di autoconsumatori è una condizione necessaria per accedere al contributo, in quanto l’obiettivo della misura è incentivare la produzione e il consumo locale di energia rinnovabile.

Quali spese sono coperte dal contributo?

Il contributo a fondo perduto copre fino al 40% delle spese ammissibili , che includono:
🔹 Installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
🔹 Sistemi di accumulo , per immagazzinare l’energia e ottimizzarne l’autoconsumo.
🔹 Acquisto e installazione di hardware e software per la gestione intelligente dell’energia.
🔹 Costi di progettazione e consulenza , tra cui studi di fattibilità, direzione lavori e collaudi.
🔹 Spese di connessione alla rete elettrica , essenziali per l’integrazione degli impianti.

Questi contributi non solo riducono i costi iniziali dell’investimento, ma consentono anche di ottenere un risparmio a lungo termine sui consumi energetici, abbattendo le bollette e aumentando l’indipendenza dalla rete elettrica nazionale.

Quanto si può ottenere?

Il finanziamento copre una parte significativa del costo dell’impianto, con limiti di stabilità dell’investimento in base alla potenza installata:

1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW
1.200 €/kW per impianti tra 20 kW e 200 kW
1.100 €/kW per impianti tra 200 kW e 600 kW
1.050 €/kW per impianti tra 600 kW e 1.000 kW

Questi valori consentono di calcolare in anticipo il possibile contributo ottenibile e pianificare al meglio l’investimento.

Quando scade il bando?

Le domande possono essere presentate fino al 30 novembre 2025 , salvo esaurimento anticipato delle risorse disponibili. È quindi consigliabile attivarsi il prima possibile per non perdere questa opportunità.

L’iter di richiesta del contributo è gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) , l’ente nazionale incaricato di promuovere e incentivare l’uso delle fonti rinnovabili in Italia.

Perché investire nel fotovoltaico oggi?

Oltre agli evidenti vantaggi economici, scegliere il fotovoltaico significa:
Ridurre la dipendenza dalla rete elettrica e dalle oscillazioni dei prezzi dell’energia.
Migliorare la sostenibilità ambientale , contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Aumentare il valore degli immobili e delle strutture aziendali grazie a un’infrastruttura energetica moderna ed efficiente.
Accedere a incentivi ventennali sulla condivisione dell’energia , previsti dal meccanismo di supporto al CER.